SIEDITI, CHE TI RACCONTO...
...qualcosa su una foto in bianco e nero scattata esattamente 91 anni fa, il 10 settembre 1931 all'inizio della partita di calcio tra Fiorentina e Admira Vienna organizzata per inaugurare il nuovo stadio di Firenze.
Quella foto ritrae due squadre di calciatori schierate a centrocampo che fanno il saluto faxista, ma tra quegli uomini con il braccio teso ce n'è uno che invece resta fermo, con le mani sui fianchi e lo sguardo puntato dritto verso la tribuna dove siedono i gerarchi, pronti a godersi la partita
L'uomo con le mani ferme sui fianchi che si rifiuta di fare il saluto romano è BRUNO NERI calciatore di Faenza, giovane intellettuale iscritto all'Università Orientale di Napoli, convinto antifascista.
Neri aveva contatti con poeti, scrittori, politici liberali e cattolici e quando l'Italia si trovò divisa, nel pieno di una guerra civile, decise subito in quale campo giocare.
Entrò nella Resistenza poco dopo l'8 settembre e, da partigiano, con il nome di battaglia Berni, divenne vicecomandante del Battaglione Ravenna combattendo sull'Appennino tosco-emiliano.
Aveva solo 33 anni quando, nel maggio del 1944, fu ucciso dai nazifaxisti in uno scontro a fuoco vicino all'Eremo di Gamogna e non ha potuto vedere l'Italia libera e democratica che aveva sognato e per la quale ha lottato.