Gian Lorenzo Bernini, l'ermafrodito, di cui nel 1620 fu richiesto di fare il materasso, era un giovane artista e si distinse nei particolari.
La statua probabilmente è di epoca romana,quasi certamente una copia di un originale in bronzo realizzata nel secondo secolo a.C.
È conservato al Louvre Parigi.
Ma è il caso di raccontare la storia di questo giovane, che ci è trasmessa da Ovidio che la racconta nelle metamorfosi.
Il giovane è bellissimo, ha circa 15 anni, è figlio di Ermes e Afrodite, nel cui volto si celavano i tratti di entrambi i genitori dai quali trasse anche il nome, che Ovidio svela solo alla fine del racconto.
Ermafrodito venne allevato dalle Naiadi, nonl appena ebbe compiuto i 15 anni, tornò nlla sua terra natia, si divertiva a vagare per i boschi, a scoprire terre sconosciute, giunto in Caria, nel territorio di Alicarnasso, si imbatte' in uno stagno di acqua limpidissima, dove viveva una Ninfa di nome Salamacia.
Salamacia mentre raccoglie fiori vede presso la fonte il bel figlio di Afrodite.
L'incontro fra i due mette in moto una precipitosa catena di eventi, che vede la Ninfa invaghita all'istante del giovane.
Mossa dalla sua natura frivola la fanciulla prova a sedurlo con parole poetiche, ma non avendo successo passa all'azione, eccitata dall'inesperienza del ragazzo che sa solo arrossire alle avance della ragazza.
Il ragazzo la respinge, e per salvarsi da tanto impeto si getta nello stagno, ma la ragazza lo rincorre e anche lei si getta nelle acque, segue una lotta, il ragazzo la respinge, ma la giovane lo abbraccia lo bacia e rivolge agli dei una preghiera, che mai si debba separare da lui.
Ma incredibilmente gli dei esaudiscono la sua preghiera, i corpi avvinghiati nella lotta si fondono insieme e assumono un unico aspetto: una duplice forma, né donna né uomo eppure simile ad entrambi.
La nuova creatura è la fusione di due generi, anche se dallo stagno emerge solo il giovane, di cui Ovidio svela finalmente il nome : Ermafrodito, entrato in acqua uomo ne esce metà uomo metà donna.