Vacanze

Vacanze

Il mio lunedìtraverso, sul Secolo XIX.

(Ri)parliamo di spiagge e di vacanze, mentre l'autunno incombe... nella foto Cala Pregonda, posticino niente male "Tutte le volte che mi capita di fare una vacanza all'estero passo i primi tre giorni a pensare a come sarebbe bello trasferirmi a vivere lì; poi comincio ad avere difficoltà con il mangiare, e alla fine non vedo l'ora di tornare a casa. Questa volta invece mi è dispiaciuto lasciare Minorca, soprattutto per due motivi. Il primo è la pulizia delle città, a Ciutadella le strade risplendevano come il pavimento dei bagni nelle pubblicità; in una settimana non ho visto una cicca per terra, né una cacca di cane (anche perché durante il soggiorno sull'isola ho contato in totale diciassette cani, mentre ce n'erano cinque solo agli arrivi di Malpensa). Il secondo sono le spiagge, chilometri e chilometri di spiagge magnifiche e totalmente libere. In alcune, poche, c'è un settore in cui puoi affittare lettini e pali di legno con coperture di paglia; non ci sono ingressi né cabine, ti cambi in spiaggia e puoi anche non mettere il costume. Ma senza i balneari che tengono ordinato e pulito chissà come saranno zozze queste spiagge, direte voi. E invece: zero cicche di sigarette, zero bottigliette, zero plastica. La gente va in spiaggia, si porta da mangiare e da bere perché spesso non ci sono bar ma si riporta via la sua spazzatura e lascia tutto perfetto. Così sono tornato a casa un po' depresso, pensando alle nostre spiagge blindate o devastate, e andando a votare ho compianto il nostro prossimo premier-allenatore, che avrà a disposizione la solita squadra indisciplinata e ingovernabile"